Oftamologia Pediatrica
Nei bambini, se i primi mesi sono importanti per lo sviluppo della funzione motoria e sensoriale, il periodo che va dai sei mesi fino ai 6 anni è decisivo per il raggiungimento della stabilità visiva. I danni che si verificano all’apparato visivo nel primo anno di età generano spesso un regresso delle facoltà visive acquisite, ma un trattamento tempestivo consente, quando possibile, di far recuperare le potenzialita’ perdute.
Il ruolo dei genitori
Una riduzione visiva o un’alterata formazione delle immagini sulla retina può provocare alterazioni anatomiche e funzionali delle strutture nervose deputate alla visione che, con il tempo, possono diventare irreversibili. L’individuazione precoce di un deficit visivo è, dunque, importante non solo per determinarne la causa, ma anche per rieducare efficacemente la funzione visiva. I genitori, avendo la possibilità di osservare quotidianamente il bambino, sono in grado di fornire al medico oculista preziose informazioni, utili nel delineare una diagnosi.
Prima visita Oculistica
Generalmente viene effettuata una prima visita a tutti neonati o comunque entro i primi 3 mesi di vita del piccolo. Un ulteriore controllo specialistico viene effettuato a tutti i bambini ad 1 anno. In seguito, i controlli sono demandati all’iniziativa di pediatri e genitori ma è comunque consigliabile una visita a 3 anni e a 5 anni per evitare l’ambliopia (occhio pigro) e/o evidenziare eventuali patologie adolescenziali.
Infatti, lo sviluppo del sistema visivo impone una visita tra il secondo e il terzo anno di età, all’ingresso nella Scuola Materna, che deve mirare alla ricerca di eventuali vizi di refrazione (miopia, astigmatismo, ipermetropia), di alterazioni della motilità oculare (strabismo, sindromi oculari, nistagmo) e dell’ambliopia. La tempestività diagnostica è fondamentale poiché in questa fascia d’età il sistema visivo appare ancora molto “plastico” e pertanto in grado di recuperare eventuali difetti.
E’ consigliabile anticipare il momento della visita oculistica nel caso in cui i genitori notino particolari comportamenti del bambino quali: lo strizzare gli occhi quando guarda lontano; la chiusura di un occhio quando guarda la luce; l’inclinazione o la rotazione della testa; fastidio per la luce intensa o sfregamento frequente degli occhi; arrossamento; lacrimazione.
Nei casi in cui si accerti un vizio di refrazione e si provveda alla sua correzione con occhiali, questi devono essere portati sempre, nonostante la giovane età: una mancata correzione del difetto visivo, infatti, può causare un’ambliopia (non corretto sviluppo della capacità visiva di un occhio) non più correggibile con il passare degli anni.
0-1 mese |
Presta attenzione alla luce; limitata capacità di fissazione. |
1-2 mesi |
Segue oggetti e luci in movimento; presta attenzione a stimoli nuovi e complessi. |
2-3 mesi |
Matura la capacita’ di convergenza, di fissazione e di focalizzazione. |
3-4 mesi |
Movimenti oculari piu’ lineari ed aumento dell’acuita’ visiva; osserva e manipola oggetti. |
4-5 mesi |
Sposta lo sguardo dagli oggetti alle parti del corpo; tenta di raggiungere e spostarsi verso gli oggetti; riconosce visi e oggetti familiari. |
5-6 mesi |
Raggiunge e afferra gli oggetti. |
6-7 mesi |
Movimenti oculari completi e coordinati; sposta lo sguardo da un oggetto all’altro. |
7-8 mesi |
Manipola gli oggetti guardandoli. |
9-10 mesi |
Manipola gli oggetti guardandoli. |
11-18 mesi |
Tutte le funzioni visive giungono a maturazione. |
18-24 mesi |
Appaia oggetti, imita azioni. |
24-30 mesi |
Appaia colori e forme; esplora visivamente oggetti distanti. |
30-36 mesi |
Appaia forme geometriche; disegna rudimentali cerchi. |
36-48 mesi |
Buona percezione della profondita’; riconosce molte forme. |
Ambliopia
L’ambliopia, più comunemente nota come occhio pigro, è una condizione caratterizzata da una ridotta acuità visiva, in genere monolaterale, che può essere causata da diverse patologie oculari. L’occhio ambliope viene spesso definito pigro perché non viene normalmente utilizzato dal cervello e quindi ha una capacità visiva che in realtà non sfrutta.
L’ambliopia si può verificare nello strabismo, in presenza di vizi refrattivi molto elevati oppure fortemente diversi tra i due occhi (anisometropia) e infine in presenza di ostacoli sull’asse visivo, (cataratta congenita, ptosi palpebrale, ecc.) che impediscono allo stimolo luminoso di arrivare sulla retina. L’ambliopia viene curata con l’occlusione programmata di un occhio con una bendina (vedi foto) e con l’occhiale correttivo da utilizzare a permanenza.
Aree di Specializzazione
Richiedi maggiori informazioni
Sono a tua disposizione, scrivimi per richiedere un appuntamento o una consulenza.