Chirurgia Refrattiva

La chirurgia refrattiva con laser ad eccimeri è una tecnica chirurgica sicura ed efficace grazie alla quale si possono correggere i difetti di vista (miopia, astigmatismo, ipermetropia) eseguendo il trattamento sulla superficie corneale anteriore.

La capacità del laser di agire sulla cornea viene sfruttata per “rimodellare” la curvatura corneale. Così facendo è possibile eliminare o ridurre difetti comuni della vista come miopia, ipermetropia e astigmatismo eliminando la necessità di indossare a vita occhiali e lenti a contatto. E’ importante, in ogni caso, tenere conto che all’età di 42-44 anni in tutti i pazienti insorgerà, comunque, la presbiopia (un difetto visivo che rende difficoltosa la visione da vicino).

Il laser ad eccimeri può correggere i difetti visivi mediante la vaporizzazione a freddo del tessuto corneale in modo mirato. Questo può avvenire in superficie con diverse metodiche (la più conosciuta è la PRK) che si differenziano l’una dall’altra solo per la preparazione preliminare all’azione del laser.

Se si utilizza la piattaforma Femtolaser si agisce in profondità dopo avere tagliato e sollevato uno strato superficiale di cornea. L’applicazione del laser a eccimeri che segue è identica per i due trattamenti. Il fronte avanzato di questa chirurgia sono i trattamenti customizzati, cioè un rimodellamento della cornea mediante laser ad eccimeri che tiene conto delle caratteristiche individuali e spesso consente una visione migliore rispetto ai trattamenti standardizzati.

Il laser a eccimeri permette di rimuovere parti microscopiche del tessuto della cornea, modificando la forma della zona più importante per la messa a fuoco (zona ottica) e migliorando anche il profilo della cornea periferica circostante. Grazie all’energia creata dal laser si produce una “evaporazione” del tessuto bersaglio senza danneggiare i tessuti circostanti. Il tessuto viene asportato con una precisione straordinaria, con una riproducibilità non raggiungibile a tutt’oggi da nessun altro mezzo.

Il giorno dell’intervento il medico oculista eseguirà un controllo dello stato di salute del paziente ed eseguirà un ulteriore controllo di sicurezza dei dati clinici della sua cartella clinica. I pazienti possono mangiare e bere normalmente prima del trattamento. E’ importante essere ben struccate e non profumate (i vapori di alcool infatti possono interferire con il raggio laser); evitare i profumi e dopobarba alcolici.

E’ senz’altro consigliabile presentarsi con un accompagnatore, in considerazione del fatto che dopo il trattamento non e’ consigliabile la guida; la lacrimazione unita all’insofferenza alla luce la renderebbe pericolosa. E’ inoltre importante riportare tutti gli esami preliminari eseguiti in precedenza. Tutte le tecniche vengono abitualmente eseguite in ambulatorio, con anestesia topica (gocce). E’ importante sospendere l’utilizzo delle lenti a contatto per almeno 15 giorni prima della visita in modo di presentare le caratteristiche oculari nel modo più inalterato possibile. Prima dell’intervento è preferibile sospendere le lenti a contatto per almeno 3-4 giorni.

La chirurgia refrattiva è un trattamento estremamente preciso e oggi può essere considerata una tecnica efficace e sicura, perche’ l’intervento elimina o riduce marcatamente i difetti di vista nella maggior parte dei pazienti. Questi risultati si ottengono se gli interventi sono eseguiti da chirurghi ben preparati ed in centri altamente specializzati. E’ fondamentale che l’equipe sia formata da professionisti esperti, che eseguano un’approfondita valutazione e selezione del paziente e sappiano escludere i pazienti non idonei all’intervento, selezionando solo i casi in cui si può attendere un buon risultato. Va rilevato, anche, che ogni atto di chirurgia refrattiva, quale che sia la tecnica adoperata, si rivolge alla risoluzione dei soli difetti di refrazione, ma non modifica quelle patologie che possono essere associate al difetto di vista. Ad esempio, un miope con alterazioni retiniche che compromettono parte della sua funzionalità visiva non può sperare di vedere risolto questo problema da un intervento chirurgico a scopo refrattivo, né l’intervento può costituire un trattamento preventivo per eventuali, possibili, successive complicanze retiniche.

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